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Certi capivano il jazz...
Paolo Conte è uno storyteller che ha scelto di perdersi tra le foschie delle colline piemontesi, dove si vendemmia il barolo e il brachetto. La sua è una lucidità esistenziale che ha pochi rivali, racconta la tristezza, la nostalgia, la storia...
...la storia che diventa magicamente nostra quando ci introduce al jazz, ai musicisti che sbagliavano da professionisti, quando descrive la nostalgia per la donna di una tua vita precedente che hai dimenticato in un'altra città, quando condivide la sorpresa del sole nel lampo giallo al parabris...
Paolo Conte, mai scontato, mai prevedibile, si dice poco radiofonico, sempre produttivo, con uno sguardo ad un passato ancora seduttivo, e quindi didattico, un passato nel quale albergano vecchi amori e vecchi errori che continuano a inseguirti. Un amico, insomma.
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