top of page

Ciao, papà

Vittorio Cagnin lunedì 13 dicembre 1937 sabato 9 agosto 2025
Vittorio Cagnin lunedì 13 dicembre 1937 sabato 9 agosto 2025

Mercoledì 13 agosto 2025


Sabato 9 agosto Vittorio Cagnin, mio padre e padre di Elisa e Alessandra, sposato dal 22 ottobre 1960 con Natalina, ha concluso il suo percorso terreno nella pace, nel sonno, circondato dall'amore della moglie, dei figli e dei nipoti a cui, prima di addormentarsi per sempre, ha rivolto gli ultimi sorrisi e gesti affettuosi.


Mi piace iniziare questo racconto proprio dai nipoti, i cinque girasoli, che hanno rivolto l'ultimo saluto alla conclusione della cerimonia funebre:


Le 10 cose che abbiamo imparato dal nonno


1. Salutare con “ciao stea” quando non ci si ricorda il nome di qualcuno.

2. L’importanza di coltivare, che siano pomodori, zucchine o relazioni e a tempo debito raccoglierne i frutti.

3. Ci vuole cura e pazienza per allevare: gallinelle, anatroccoli, figli e nipoti.

4. Tutti meritano un sorriso.

5. Come essere felici, perché ci hai mostrato che a te non servivano cose materiali, oggetti o soldi, la tua felicità era fatta di relazioni, di sorrisi e di amore, perché un uomo ricco non lo fa il denaro ma la volontà di vivere e tu in questo eri ricchissimo.

6. Amare la propria famiglia perché è la rete che ti impedisce di cadere e se noi siamo ancora tutti in piedi lo dobbiamo a te.

7. Essere persone gentili ed empatiche, perché la bontà genera bontà.

8. Tenere la porta aperta, in casa e nel cuore. Ci sarà sempre un’occasione da festeggiare o qualcuno da accogliere.

9. Essere semplicemente umani.

10. Ci hai insegnato che a volte fare un passo indietro e lasciar andare non è debolezza ma un atto d’amore. Per quanto ora sia difficile, è giusto lasciarti andare, fare un passo indietro ma con il cuore pieno, perché non si muore mai finché qualcuno ti vuole bene.


Ciao nonno, i tuoi 5 girasoli, Camilla, Benedetta, Filippo, Maria e Caterina.


Nel corso della messa celebrata da don Giuseppe Cavallin, don Franco Marin, don Paolo Rizzato e alla presenza del diacono Mauro Franceschini e di fra' Paolo Dainese, sono stati eseguiti canti bellissimi del "coretto" di Cazzago, abbiamo ascoltato il vangelo delle nozze di Cana, la toccante omelia di don Franco, che ha riportato all'assemblea anche due lettere inviate da Ceiran, amico fraterno dal Galles, e don Kisito, sacerdote del Burkina Faso. Mi piace condividere con voi le parole di questi amici che hanno avuto modo di toccare con mano la generosa accoglienza e il senso di amicizia che Vittorio ha saputo costruire negli anni.


Don Franco ha ricordato proprio questo, sottolineando come anche l'azione e l'intraprendenza di Natalina e Vittorio nei suoi primi giorni di permanenza a Cazzago come parroco siano state importanti. Anche grazie alla famiglia Cagnin, lui si è subito sentito parte di una comunità aperta e disponibile a camminare e pronta ad accogliere la sua azione di pastore e amico di tutti.


Queste le parole di Kisito dal Burkina Faso:

Cari amici della famiglia CAGNIN

Sento e condivido con voi il dolore della morte del nostro carissimo Vittorio.

Dal mio lontano Burkina Faso mi faccio vicino a voi nel pensiero e nella preghiera in questo momento.

Mi ricordo sempre di Vittorio, della sua semplicità e attenzione, del suo rispetto nei miei confronti. Mi ricordo il padre di famiglia premoroso e disponibile.

Grazie a Vittorio e Natalina e con la "complicità" di don Benito ho conosciuto don Franco e la bella comunità cristiana di Cazzago, comunità che mi ha sempre accolto e ospitato con gioia.

Vittorio se ne va, ma il suo ricordo rimane per sempre nei nostri cuori. Affidiamolo alla misericordia del Padre. Maria Santissima Assunta in Cielo prenda Vittorio per la mano e lo porti accanto al Figlio, laddove il bel sorriso di Vittorio splenderà in eterno.

Condoglianze sentite e piene di speranza a Natalina, ai figli, a Don Benito, a tutta la famiglia CAGNIN e alla comunità cristiana di Cazzago.

Don Kisito


Queste sono invece le riflessioni e il saluto di Ceiran dal Galles:

Quando don Franco mi ha chiesto di scegliere il brano del Vangelo per questa celebrazione, subito ho pensato a questo bellissimo racconto delle nozze di Cana. Non è un Vangelo che si sente spesso in occasioni del genere, ma oggi mi sembrava quello giusto. Certo, “Non hanno piu’ vino” non e’ una frase che si sentiva le tante volte che ho avuto il piacere – l’onore – di essere ospite a cena in via provinciale nord (!); e Vittorio spesso spariva nella sua cantina per emergere con altre bottiglie per la tavola imbandita. Il vino, come il cibo, il ridere e sorridere, non mancava mai. Tutto era “buono”, ma quello che lo rendeva tale era proprio quello stare assieme, quella condivisione, l’accoglienza di una porta sempre aperta e di un posto per tutti. 

 

Qualcuno ha detto una volta che, per chi crede e si trova a far festa assieme, ogni pasto diventa in un certo senso Eucaristia, un rendimento di grazie dove il Signore si fa presente, vivo, in mezzo a noi. Tante volte, grazie all’accoglienza di Vittorio, Natalina e la loro famiglia, ho sperimentato questa realtà di gioia e di presenza, e per questo sono profondamente grato, come tanti altri.

 

A te, cara Natalina, e alla tua famiglia, oggi voglio dire – non sei sola, non siete soli. Nel pianto, come nella gioia, la comunità si stringe attorno a voi; chi presente, chi distante. Per ricordare, per ringraziare, per affidare. Il vino buono della presenza del Signore risorto scorre nelle vene della Chiesa anche in giorni come questo, perché è il Dio dei Viventi, e chi crede in lui ha già il suo posto al banchetto nuziale. Questa è la nostra fede; detta a volte con gioia, a volte tra le lacrime. Chi accoglie, sarà accolto. Chi apre la sua porta, troverà la porta aperta. Chi ama, ritroverà l’amore. Voi, la comunità Cristiana di Cazzago anche, sapete accogliere, sapete amare, anche quando farlo costa e va controcorrente. E proprio per questo sapete, lo so, anche in giorni come oggi, essere gli uni per gli altri testimoni, presenza, “vino buono” del Signore – promessa dei tempi migliori, abbraccio di fraternità e di vicinanza, portatori di quella fede umile, silenziosa, semplice ma forte che Vittorio ha creduto e seguito tutta la vita e che oggi, anche per lui, apre le porte alla festa del regno dei cieli.

Ceiran

 

Riprendendo le parole di don Kisito e di Ceiran, don Franco ha invitato tutti ad essere vino buono, ad essere strumenti di pace e di bene, nella salda consapevolezza che ognuno di noi è libero di scegliere come agire, come rapportarsi con il mondo e come relazionarsi con gli altri.


Parole sentite, meditate, parole che nella loro bellezza sono parole semplici. Come terribilmente semplice è la vita dell'essere vivente: nascita, crescita, morte. La morte appartiene alla vita. La morte non conclude niente, la morte è un passaggio, il vuoto e l'assenza sono gli elementi che rendono doloroso il momento ma, come diceva lo zio Armando di fronte alla salma di suo fratello "insieme abbiamo fatto tante cose bellissime, dobbiamo essere davvero contenti". Il fare insieme, la capacità di farle bene, la capacità di riconoscere gli errori, l'andirivieni di emozioni e di persone, le incomprensioni non sempre risolvibili, le celebrazioni festose sono parte della vita, a cui - come ha voluto testimoniare Vittorio - bisogna rispondere con un sorriso consapevole e, in taluni casi, con un eroico sguardo in avanti.


ree

Mi sembra infine opportuno dare spazio alle invocazioni delle preghiere dei fedeli, ai testi dei canti eseguiti dal coretto durante la messa e ad alcuni scritti e riflessioni che non sono stati letti in chiesa ma che in qualche modo sono vicini al cuore del nostro papà.


PREGHIERE DEI FEDELI


MARIA:

"Preghiamo insieme diciamo: Ascoltaci, o Signore".

Per la Chiesa, corpo di Cristo, che possa essere sempre segno di unità, di pace e di amore nel mondo, preghiamo.


ERMINIA:

L’ amore costruito sulla roccia è un amore che è per sempre, che supera la morte. È

l’ eredità più grande e preziosa, un dono che dovremmo imparare a trasmettere; un amore che ci farà gioire ogni volta che riaffiorerà un ricordo, un' immagine, un pensiero. Signore aiutaci a coltivare questo amore fecondo per continuare a incrociare sguardi, intessere relazioni, crescere nella fede. Per questo ti preghiamo.


ALBERTO:

Signore, ti preghiamo per Padre Benito, fratello gemello di Vittorio, che si trova nella struttura dei Padri Monfortani di Redona, Bergamo, e impossibilitato ad essere presente oggi. Sorreggi Benito, predicatore e portatore di pace, in queste ore difficili. Fa’ che avverta tutto l’amore che Vittorio con Natalina, Armando con Teresa, e tutta la famiglia hanno sempre riservato alla sua ininterrotta testimonianza di fede. Per questo ti preghiamo


FILIPPO:

Signore, ti preghiamo per la nonna perchè in questa nuova fase di vita trovi la forza

nei tanti ricordi di una vita vissuta nell’amore, del nonno, di tutti noi e dei suoi cari. Per questo ti preghiamo.


Signore, ti preghiamo per gli ammalati, perchè siano circondati del tuo amore e non siano mai lasciati soli. Per questo ti preghiamo


I CANTI


COME TU MI VUOI (D. Branca)

Eccomi Signor, vengo a Te mio re,


che si compia in me la Tua volontà.


Eccomi Signor, vengo a Te mio Dio,


plasma il cuore mio e di Te vivrò.


Se Tu lo vuoi Signore manda me


e il Tuo nome annuncerò.


Come Tu mi vuoi io sarò,


dove Tu mi vuoi io andrò.


Questa vita io voglio donarla a Te,


per dar gloria al Tuo nome mio re.


Come Tu mi vuoi io sarò,


dove Tu mi vuoi io andrò.


Se mi guida il Tuo amore paura non ho, 


per sempre io sarò
come Tu mi vuoi.


Eccomi Signor, vengo a Te mio re,


che si compia in me la Tua volontà.


Eccomi Signor, vengo a Te mio Dio,


plasma il cuore mio e di Te vivrò.


Tra le Tue mani mai più vacillerò


e strumento Tuo sarò.

Come Tu mi vuoi io sarò,


dove Tu mi vuoi io andrò.


Questa vita io voglio donarla a Te,


per dar gloria al Tuo nome mio re.



Come Tu mi vuoi io sarò,


dove Tu mi vuoi io andrò.


Se mi guida il Tuo amore paura non ho, 


per sempre io sarò
come Tu mi vuoi.

Come Tu mi vuoi…

Come Tu mi vuoi...io sarò

Come Tu mi vuoi...io sarò

Come Tu mi vuoi.


VIENI AL SIGNOR (Salmo)

Benedici il Signor anima mia

quanto è in me lo benedica.

Non dimenticare i suoi benefici,

quanto è in me lo benedica.

Egli perdona tutte le tue colpe

Buono e pietoso è il Signore

Lento all’ira.

Vieni al Signor,

ricevi il suo amor

Vieni al Signor,

ricevi il suo amore


Salva dalla fossa la tua vita

e t’incorona di grazia.

Come il cielo è alto sopra la terra

così è la sua misericordia.

Egli perdona tutte le tue colpe

Buono e pietoso è il Signore

Lento all’ira.

Vieni al Signor,

ricevi il suo amor

Vieni al Signor,

ricevi il suo amore


Ma la grazia del Signor dura in eterno

per quelli che lo temono.

Benedici il Signor anima mia

quanto è in me lo benedica.

Egli perdona tutte le tue colpe

Buono e pietoso è il Signore

Lento all’ira.

Vieni al Signor,

ricevi il suo amor

Vieni al Signor,

ricevi il suo amore


ALLELUIA (Passeranno i cieli)

Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia,alleluia, alleluia, alleluia!


Passeranno i cieli e passerà la terra,

la sua Parola non passerà! Alleluia,alleluia!


Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia,alleluia, alleluia, alleluia!


ECCO QUEL CHE ABBIAMO (Gen Verde)

Ecco quel che abbiamo

Nulla ci appartiene ormai

Ecco i frutti della terra

Che Tu moltiplicherai


Ecco queste mani

Puoi usarle se lo vuoi

Per dividere nel mondo il pane

Che tu hai dato a noi


Solo una goccia hai messo fra le mani mie

Solo una goccia che tu ora chiedi a me

Una goccia che in mano a te

Una pioggia diventerà

e la terra feconderà


Ecco quel che abbiamo

Nulla ci appartiene ormai

Ecco i frutti della terra

Che Tu moltiplicherai

Ecco queste mani

Puoi usarle se lo vuoi

Per dividere nel mondo il pane

Che tu hai dato a noi


Le nostre gocce, pioggia fra le mani Tue

Saranno linfa di una nuova civiltà

E la terra preparerà

la festa del pane che

Ogni uomo condividerà


Ecco quel che abbiamo

Nulla ci appartiene ormai

Ecco i frutti della terra

Che Tu moltiplicherai

Ecco queste mani

Puoi usarle se lo vuoi

Per dividere nel mondo il pane

Che tu hai dato a noi


Sulle strade il vento

Da lontano porterà

Il profumo del frumento

Che tutti avvolgerá

E sarà l'amore che il raccolto spartirà

E il miracolo del pane in terra si ripeterà

Sulle strade il vento

Da lontano porteràI

ll profumo del frumento

Che tutti avvolgerá

E sarà l'amore che il raccolto spartirà

E il miracolo del pane in terra si ripeterà


SANTO

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria


Osanna, osanna, osanna nell'alto dei cieli

Osanna, osanna, osanna nell'alto dei cieli


Benedetto colui che viene nel nome del Signore


Osanna, osanna, osanna nell'alto dei cieli

Osanna, osanna, osanna nell'alto dei cieli


CANZONE DI SAN DAMIANO (Baglioni-Ortolani)

Ogni uomo semplice

porta in cuore un Sogno

con Amore ed Umiltà

potrà costruirlo.


Se con Fede tu saprai

vivere umilmente

più felice tu sarai

anche senza niente.


Se vorrai ogni giorno

con il tuo sudore

una pietra dopo l′altra

alto arriverai.


Nella Vita semplice

troverai la Strada,

che la Calma donerà

al tuo Cuore Puro.


E le gioie semplici

sono le più belle,

sono quelle che alla fine

sono le più grandi.


Dai e Dai, ogni giorno

con il tuo sudore,

una pietra dopo l'altra

alto arriverai.


SU ALI D'AQUILA (Salmo)

Tu che abiti al riparo del Signore

E che dimori alla sua ombra

E al Signore mio Rifugio

Mia roccia in cui confido


Ti rialzerà, ti solleverà

Su ali d'aquila ti reggerà

Sulla brezza dell'alba ti farà brillar

Come il sole, così nelle sue mani vivrai


Dal laccio del cacciatore ti libererà

E dalla carestia che distrugge

Poi ti coprirà con le sue ali

E rifugio troverai


Ti rialzerà, ti solleverà

Su ali d'aquila ti reggerà

Sulla brezza dell'alba ti farà brillar

Come il sole, così nelle sue mani vivrai


Non devi temere i terrori della notte

Né freccia che vola di giorno

Mille cadranno al tuo fianco

Ma nulla ti colpirà


Ti rialzerà, ti solleverà

Su ali d'aquila ti reggerà

Sulla brezza dell'alba ti farà brillar

Come il sole, così nelle sue mani vivrai

Ti rialzerò, ti solleverò

Su ali d'aquila ti reggerò

Sulla brezza dell'alba ti farò brillar

Come il sole, così nelle mie mani vivrai.


VIVERE LA VITA (Gen Verde)

Vivere la vita con le gioie e coi dolori di ogni giorno

è quello che Dio vuole da te.

Vivere la vita e inabissarti nell'amore è il tuo destino,

è quello che Dio vuole da te.


Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui,

correre con i fratelli tuoi...

scoprirai allora il cielo dentro di te,

una scia di luce lascerai.


Vivere la vita è l'avventura più stupenda dell' amore,

è quello che Dio vuole da te.

Vivere la vita e generare ogni momento il paradiso,

è quello che Dio vuole da te.


Vivere perché ritorni al mondo l'unità ,

perché Dio sta nei fratelli tuoi...

scoprirai allora il cielo dentro di te,

una scia di luce lascerai.

Vivere perché ritorni al mondo l'unità,

perché Dio sta nei fratelli tuoi...

scoprirai allora il cielo dentro di te,

una scia di luce lascerai,

una scia di luce lascerai.


Con Elisa ed Alessandra, ringraziamo infinitamente

Angelo Battista, il direttore dell'esecuzione,

Stefano Doardo e Thomas Boscaro e le loro chitarre

Dario Favaretto alle tastiere




PENSIERI raccolti qua e là...


caro neno, sei stato il mio nonnino e non potevo essere più fortunata di così. sei la definizione di cosa significa essere nonno: buono, gentile, accogliente e sempre con una parola di conforto. a noi, tuoi adorati nipoti, hai sempre fatto sentire giusti, e sapevamo che eri orgoglioso di noi. quando arrivavamo da te con fame, eri subito pronto a farci il panino con lo stracchino. quando arrivavamo da te tristi, le tue braccia erano pronte ad accoglierci per un abbraccio e i tuoi occhi buoni e sorridenti ci facevano sentire già meglio. nonno, sei un esempio di vita, di forza, di gioia e io, ti porterò con me per sempre. ti voglio tanto bene,

la tua maria


Caro zio Vittorio,

Sembra impossibile ritrovarsi qui, dopo un mese da quando la nonna Rosetta se n'è andata.

Quanto parlava di te, zio. Dei "picenini" della famiglia, con Benito ed Armando. Le si illuminavano gli occhi nel raccontare tutte le vostre marachelle.

L'amore immenso che legava voi fratelli è la nostra eredità, fatta di momenti in famiglia, con aneddoti divertenti, ma anche vicinanza nel momento del bisogno.

Quanti bei ricordi che conservo con te e la zia Chilla, quando mi nascondevo sotto il vostro lungo tavolo in salone o quando ti aiutavo a cercare le uova delle tue amate gallinelle. Quante foto sfoglio e osservo, con tutta la nostra famiglia.

Questo periodo ci mette alla prova, poiché lasciate la quotidianità, i luoghi, ma allo stesso tempo impariamo che le radici sono profonde e che, anche se non vi vediamo, siete lì, a sorreggere il bellissimo e forte albero che siamo.

Sono sicura che ora sei con la nonna, e che ci guardate, fieri.

Annachiara


Un amore per sempre.

Un canto che mi emoziona ogni volta che lo sento dice così:

vivere la vita e inabissarti nell’ amore

è il tuo destino…

ed è quello che Dio vuole da te.

Vivere la vita è

l’ avventura più stupenda dell’amore,

è quello che Dio vuole da te.

L’ amore costruito sulla roccia

è un amore che è per sempre,

che supera la morte.

L’ amore dato e l’amore ricevuto sono l’ eredità più grande e più preziosa che ci hanno tramandato i nostri genitori e che dobbiamo conservare gelosamente e trasmettere ai nostri figli e agli altri.

È questo che Dio vuole da noi.

E’ un amore infinito,

che vive per sempre.

Che si sente nell’ aria,

nella brezza che rinfresca questi giorni di vacanza in montagna.

Che ci farà gioire ogni volta che riaffiorerà un ricordo, un immagine, un pensiero.

È un amore fecondo che continuerà a trasparire nelle relazioni, negli sguardi,

nelle prove difficili

e nei momenti più belli.

È questo che Dio vuole per noi.

Un amore umile e semplice,

un amore a volte fragile,

a volte imperfetto.

Un amore,

questo amore,

Dio vuole da noi.

Vito


Questo post è il saluto e ringraziamento di noi figli a quanti hanno partecipato - nelle più svariate forme - a questo evento di mercoledì 13 agosto. Sappiamo che Vittorio non ce l'avrebbe imposto, ma sicuramente l'avrebbe voluto così. Grazie, grazie, grazie!


Amarti è stato facile

Ciao, papà



ree



 
 
 

Commenti


bottom of page