Quando Bob Dylan entra in studio di registrazione, cosa che storicamente non ama tanto fare, porta canzoni per il disco, ma continua anche a creare, a scrivere, a suonare e a registrare. Spesso "lascia fuori" brani che poi ripropone più avanti negli anni. "I Contain Multitudes" è un brano di questo tipo, un "outtake", a mio parere di un disco del 2015 o 2016. La pubblicazione di "I Contain Multitudes" risale a venerdì 17 aprile 2020, un paio di settimane dopo la pubblicazione del clamoroso "Murder Most Foul", un altro outtake di sensazionale bellezza e durata. "I Contain Multitudes" è un brano ispirato a Song of Myself, 51, di Walt Whitman (1819-1892), eccolo: "The past and present wilt—I have fill'd them, emptied them. And proceed to fill my next fold of the future. Listener up there! what have you to confide to me? Look in my face while I snuff the sidle of evening, (Talk honestly, no one else hears you, and I stay only a minute longer.) Do I contradict myself? Very well then I contradict myself, (I am large, I contain multitudes.) I concentrate toward them that are nigh, I wait on the door-slab. Who has done his day's work? who will soonest be through with his supper? Who wishes to walk with me? Will you speak before I am gone? will you prove already too late?" Walt Whitman è un poeta che conosce l'uomo e le sue contraddizioni, uno che si deve ringraziare perché ci insegna ad essere grati alla vita se arriviamo alla consapevolezza che possiamo parlare contro (appunto, contraddire) noi stessi; dobbiamo essere grati alla vita se riusciamo a coltivare un sé aperto e libero, disponibile al cambiamento e non condizionato da fissità e rigidezza. Forse oggi abbiamo davvero bisogno di non rifugiarci in convinzioni e certezze che, a quanto è ormai dimostrato dai fatti, fanno vacillare i nostri equilibri individuali e sociali. Abbiamo bisogno di accettare e interloquire con le nostre contraddittorie moltitudini per ritrovare una sintesi, una via, una possibilità di rinascita. Grazie a Whitman, grazie a Dylan. Io ho tradotto/adattato il testo di quest'ultimo perché mi serve, mi fa bene, mi incoraggia a continuare questa ricerca di libertà e di movimento del pensiero. Che almeno il pensiero possa muoversi e sollevare questa nostra storia, veloce solo per le auto e il fast-food, ma non nei cambiamenti.
I Contain Multitudes - Io contengo moltitudini
Oggi, domani, e anche ieri
tutto svanisce, anche i tuoi fiori
marcami stretta, vado a Bali e sai che
diventerò pazzo se non vieni con me
mi sistemo i capelli, combatto inquietudini
io contengo moltitudini
Come il sig. Poe, ho un cuore parlante
Ho scheletri nel muro di un sacco di gente
Brinderò al vero e alle cose che diciamo
Brinderò all’uomo che ti ha detto “ti amo”
dipingo panorami, dipingo solitudini
io contengo moltitudini
Una Cadillac rossa e un baffo nero
anelli al dito splendenti davvero
dimmi che cosa succede, o che succederà?
metà della mia anima, te l’ho data già
rudere che se la spassa a tutte le latitudini
io contengo moltitudini
Sono come Anna Frank, come Indiana Jones
come quei ragazzacci dei Rolling Stones
raggiungo la fine o le estremità
Quando tutto è perduto scopri la verità
Come William Blake, canto l’esperienza
Non c’è da scusarsi posso fare anche senza
Tutto scorre in avanti ma senza velocità
Vivo nel viale della criminalità
consumo macchine veloci, e veloci cibi inutili
io contengo moltitudini
Rossi blu jeans, spacciatore di rose
le fanciulle carine, le regine e le pose
le regine e le pose e per tutti i flagelli
porto quattro pistole e due lunghi coltelli
sono un uomo contraddittorio, privo di consuetudini
Io contengo moltitudini
Vecchio lupo affamato, voglio mostrarti il mio cuore
ma non il cuore intero, solo la parte peggiore
ti venderò giù al fiume, ad un prezzo corretto
Che ti posso dire? La vita e la morte dormono nel mio stesso letto
Si alzi, signora, mi fan male i ginocchi
tenga le labbra lontane dai miei occhi
nella mia mente il percorso è segnato
E vedrà che l’amore non andrà perduto
suono Beethoven e di Chopin i preludi
io contengo moltitudini
trad./adattamento di Alberto Cagnin
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