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Festa di inizio estate

Cenetta con musica di PIANIGA INSIEME

Centro parrocchiale Cazzago

Masters of War - Bob Dylan, 1963


Come you master of war

You that build all the guns

You that build the death planes

You that build the big bombs

You that hide behind walls

You that hide behind desks

I just want you to know

I can see through your masks


You that never done nothin'

But build to destroy

You play with my world

Like it's your little toy

You put a gun in my hand

And you hide from my eyes

And you turn and run farther

When the fast bullets fly


Like Judas of old

You lie and deceive

A world war can be won

You want me to believe

But I see through your eyes

And I see through your brain

Like I see through the water

That runs down my drain


You fasten all the triggers

For the others to fire

Then you sit back and watch

When the death count gets higher

You hide in your mansion

While the young people's blood

Flows out of their bodies

And is buried in the mud


You've thrown the worst fear

That can ever be hurled

Fear to bring children

Into the world

For threatening my baby

Unborn and unnamed

You ain't worth the blood

That runs in your veins


How much do I know

To talk out of turn

You might say that I'm young

You might say I'm unlearned

But there's one thing   I know

Though I'm younger than you

That even Jesus would never

Forgive what you do


Let me ask you one question

Is your money that good?

Will it buy you forgiveness

Do you think that it could?

I think you will find

When your death takes its toll

All the money you made

Will never buy back your soul


And I hope that you die

And your death’ll come soon

I will follow your casket

By the pale afternoon

And I'll watch while you're lowered

Down to your deathbed

And I'll stand over your grave

'Til I'm sure that you're dead


Spunti di riflessione per chiunque:


  1. “Masters of War” è una critica esplicita alla guerra e a chi la promuove.

2. Potere – Si rivolge ai potenti che mandano altri a combattere.

3. Ipocrisia – I "padroni della guerra" nascondono le proprie vere motivazioni.

4. Morte – Le conseguenze ultime delle decisioni di guerra.

5. Soldati – Vittime strumentalizzate dai potenti.

6. Codardia – I potenti non combattono, ma si nascondono.

7. Giustizia – Il desiderio che i responsabili paghino per le loro azioni.

8. Rabbia – Il tono emotivo della canzone è di denuncia e indignazione.

9. Manipolazione – I potenti usano propaganda per giustificare le guerre.

10. Responsabilità – Dylan chiede che i veri colpevoli vengano chiamati a rispondere.


Il bandito e il campione - Francesco De Gregori


Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta

un'unica passione per la bicicletta

un incrocio di destini in una strana storia

di cui nei giorni nostri si è persa la memoria

una storia d'altri tempi, di prima del motore

quando si correva per rabbia o per amore

ma fra rabbia ed amore la distanza già cresce

e chi sarà il campione già si capisce.


Vai Girardengo, vai grande campione

nessuno ti segue su quello stradone

Vai Girardengo, non si vede più Sante

è dietro a quella curva, è sempre più distante.


E dietro alla curva del tempo che vola

c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola

se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale

Sante il bandito ha una mira micidiale

e lo sanno le banche e lo sa la questura

Sante il bandito mette proprio paura

e non servono le taglie e non basta il coraggio

Sante il bandito è sempre in vantaggio.


Fu antica miseria o un torto subito

a fare del ragazzo un feroce bandito

ma al proprio destino nessuno gli sfugge

cercavi giustizia ma trovasti la Legge.


Ma un bravo poliziotto che sa fare il suo mestiere

sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere

e ti fece cadere la tua grande passione

di aspettare l'arrivo dell'amico campione

quel traguardo volante ti vide in manette

brillavano al sole come due biciclette

Sante Pollastri il tuo Giro è finito

e già si sussurra che qualcuno ha tradito.


Vai Girardengo, vai grande campione

nessuno ti segue su quello stradone

Vai Girardengo, non si vede più Sante

è sempre più lontano, è sempre più distante

è sempre più lontano, è sempre più distante

è sempre più lontano, è sempre più distante


Com'è profondo il mare - Lucio Dalla

Siamo noi, siamo in tanti, Ci nascondiamo di notte 

Per paura degli automobilisti, dei linotipisti 

Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, Siamo i cattivi pensieri 

E non abbiamo da mangiare 

Com'è profondo il mare, Com'è profondo il mare 


Babbo, che eri un gran cacciatore, di quaglie e di fagiani 

Caccia via queste mosche 

Che non mi fanno dormire 

Che mi fanno arrabbiare 

Com'è profondo il mare, Com'è profondo il mare 


È inutile, non c'è più lavoro, Non c'è più decoro 

Dio o chi per lui, Sta cercando di dividerci 

Di farci del male 

di farci annegare 

Com'è profondo il mare, Com'è profondo il mare 


Con la forza di un ricatto, L'uomo diventò qualcuno 

Resuscitò anche i morti, spalancò prigioni 

Bloccò sei treni con relativi vagoni 

Innalzò per un attimo il povero 

A un ruolo difficile da mantenere 

Poi lo lasciò cadere, a piangere e a urlare 

Solo in mezzo al mare, Com'è profondo il mare 


Poi da solo l'urlo diventò un tamburo 

E il povero come un lampo nel cielo sicuro 

Cominciò una guerra per conquistare, Quello scherzo di terra 

Che il suo grande cuore doveva coltivare 

Com'è profondo il mare, Com'è profondo il mare


Ma la terra gli fu portata via, Compresa quella rimasta addosso

Fu scaraventato in un palazzo, in un fosso

Non ricordo bene, Poi una storia di catene, bastonate

E chirurgia sperimentale

Com'è profondo il mare, Com'è profondo il mare


Intanto un mistico, forse un'aviatore, Inventò la commozione

Che rimise d'accordo tutti, I belli con i brutti

Con qualche danno per i brutti, Che si videro consegnare

Un pezzo di specchio, Così da potersi guardare

Com'è profondo il mare, Com'è profondo il mare


Frattanto i pesci, Dai quali discendiamo tutti

Assistettero curiosi, Al dramma collettivo di questo mondo

Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo

E cominciarono a pensare

Nel loro grande mare, Com'è profondo il mare

Nel loro grande mare, Com'è profondo il mare


È chiaro che il pensiero dà fastidio

Anche se chi pensa è muto come un pesce

Anzi un pesce

E come pesce è difficile da bloccare

Perché lo protegge il mare, Com'è profondo il mare


Certo, chi comanda, Non è disposto a fare distinzioni poetiche

Il pensiero come l'oceano, Non lo puoi bloccare

Non lo puoi recintare

Così stanno bruciando il mare, Così stanno uccidendo il mare

Così stanno umiliando il mare, Così stanno piegando il mare


Fiume Sand Creek - F. De Andrè


Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

Fu un generale di vent'anni

Occhi turchini e giacca uguale

Fu un generale di vent'anni

Figlio d'un temporale

C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek


I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte

E quella musica distante diventò sempre più forte

Chiusi gli occhi per tre volte

Mi ritrovai ancora lì

Chiesi a mio nonno è solo un sogno

Mio nonno disse sì

A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek


Mhm


Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso

Il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso

Le lacrime più piccole

Le lacrime più grosse

Quando l'albero della neve

Fiorì di stelle rosse

Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek

Mhm

Mhm


Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte

C'erano solo cani e fumo e tende capovolte

Tirai una freccia in cielo

Per farlo respirare

Tirai una freccia al vento

Per farlo sanguinare

La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Mhm

Mhm


Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura

Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura

Fu un generale di vent'anni

Occhi turchini e giacca uguale

Fu un generale di vent'anni

Figlio d'un temporale

Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek

Mhm

Mhm


Rimini ramename - Alberto Cagnin


‘naltra settimana e vago in ferie anca mi

grassie al prestito de me mama te go invità anca ti

go fato un fià de acquisti quatro boxer un par de ociai

chissà se a Rimini i ga za visti i xe proprio originai


go prenotà da sabo a sabo stemo ben a meza pension

l’importante ze impinisse aea matina a coeassion

vojo assame ndare paroni là no ghe ne go

e no sta domandarme l’ora che tanto l’ora no ea go

Rimini ramename

Rimini ramename


Rimini xe un sogno che xe deventa realtà

Xe do mesi che lavoro e chissà se ‘a durarà

El capo me ga dito de tornare el 23

“no sta miga preoccuparte che el stipendio te o ciaparè”


Rimini ramename

Rimini ramename


El capo xe un bel dritto, ma a paroea sua a mantien

E po’ el me anca ga dito che ndarà tuto finire ben

Se stemo boni e sitti, sensa fare obiession

Co’ verxe veneto sity el porta là el so capannon


Rimini ramename

Rimini ramename


Mi me vojo divertire e pensieri no ghe ne go

No riesso a preocuparme grassie ai spriss che me farò

Partimo mi e ti coa to Peugeot 106

Te pago mì a benzina apena che go tirà i schei

Rimini ramename

Rimini ramename

Rimini ramename

Rimini ramename


One - U2


Is it getting better, or do you feel the same?

Will it make it easier on you, now you got someone to blame?

You say one love, one life, when it's one need in the night.

One love, we get to share it

Leaves you baby if you don't care for it.

 

Did I disappoint you or leave a bad taste in your mouth?

You act like you never had love and you want me to go without.

Well, it's too late tonight to drag the past out into the light.

We're one, but we're not the same.

We get to carry each other, carry each other... one

 

Have you come here for forgiveness,

Have you come to raise the dead

Have you come here to play Jesus to the lepers in your head

Did I ask too much, more than a lot

You gave me nothing, now it's all I got.

We're one, but we're not the same.

Well, we hurt each other, then we do it again.

 

You say love is a temple, love a higher law

Love is a temple, love the higher law.

You ask me to enter, but then you make me crawl

And I can't be holding on to what you got, when all you got is hurt.

 

One love, one blood, one life, you got to do what you should.

One life with each other: sisters, brothers.

One life, but we're not the same.

We get to carry each other, carry each other.

One, one.


This Land Is Your Land - Woody Guthrie 1940


This land is your land, this land is my land

From California to the New York island,

From the redwood forest to the Gulf Stream waters;

This land was made for you and me.


As I was walking that ribbon of highway

I saw above me that endless skyway;

I saw below me that golden valley;

This land was made for you and me.


I've roamed and rambled and I followed my footsteps

To the sparkling sands of her diamond deserts;

And all around me a voice was sounding;

This land was made for you and me.


When the sun came shining, and I was strolling,

And the wheat fields waving and the dust clouds rolling,

As the fog was lifting a voice was chanting:

This land was made for you and me.


Come il giorno - (I shall be released, Bob Dylan 1967 - trad. F. De Gregori)


Del mondo qua di fuori non c'è traccia

E dicono che è meglio che è così

Ma non dimentico la faccia

Di chi mi ha preso e mi ha sbattuto qui


E questa luce intorno

È d'innocenza e verità

Ogni giorno è il giorno (Benedetto)

Benedetto il giorno che uscirò da qua


E dicono che un uomo può sbagliare

E certi errori costano parecchio

Ma quando il sole passa lungo il muro

Io mi ci vedo come in uno specchio


E questa luce intorno

È d'innocenza e verità

Ogni giorno è il giorno (Benedetto)

Benedetto il giorno che uscirò da qua


L'uomo seduto accanto a me parla continuamente

Ripassa la sua vita e non ci sta

E piange e grida e giura che non ha fatto niente

Che non dovrebbe essere qua


E la mia luce intorno

È d'innocenza e verità

Ogni giorno è il giorno (Benedetto)

Benedetto il giorno che uscirò da qua


Acrobati - Daniele Silvestri


Visto dall'oblò di questo aereo

Il mondo sembra bene organizzato

Dell'uomo cogli l'operato serio

Il tratto netto, duro ed ordinato

Reticoli di campi cesellati

Di cui non percepisci mai l'arsura

E specchi d'acqua poi, come diamanti

Quell'uomo ha regalato alla natura

Forse per darle una struttura

Per darle una struttura


Le strade che si inseguono impossibili

Dei popoli raccontano il cammino

Aggirano i più straordinari ostacoli

O basta non guardarle da vicino

E noi che siamo in mezzo a queste ali impavide

Non siamo niente o siamo tutto

Lasciarci trasportare è stato facile

Ma adesso ritornare giù non sembrerebbe giusto


Dovremmo resistere

Dovremmo insistere

E starcene ancora su

Se fosse possibile

Toccando le nuvole

O vivere altissimi

Come due acrobati

Sospesi


Non guardare giù, non so se c'è la rete

Il mondo da quassù sembra lontano e invece

Invece è un attimo e lo sai

Rifinirci dentro

E devo stare attento

A non sbagliare ancora

A non sbagliare ancora

A non sbagliare ancora

(A stare sospesi)


E c'è una strada sottilissima

Che non riesco più a vedere

Se continui ad aggrapparti rischiamo di cadere

Di cadere oppure fingere un'altra acrobazia

Questione di equilibrio

E l'equilibrio è una filosofia


Dovremmo resistere

Dovremmo insistere

E starcene ancora su

Se fosse possibile

Toccando le nuvole

O vivere altissimi

Come due acrobati

Sospesi


Il tempo

Non passa

Rallenta

Si ferma

È il vento

Che conta

Che canta


Disobbedire alla gravità

Non credo che sia grave

Non credo che sia grave

Non puoi chiamarla libertà

Finchè non rischi di cadere

Non rischi di cadere dall'alto

C'è sempre qualcuno che guarda

Guarda


La strada e la stella


Che una sola verità non c'è

È gia una verità

Siamo troppo vicini a confini

Di fuoco, di ghiaccio, siamo carte nel vento

Corriamo soltanto, si segue poco l'istinto

Chi lo sa perché


Delle volte, anzi spesso, siamo teneri e dolci

Per poi prenderci a calci

Va bene giocare, basta solo evitare le mine inesplose nel cuore

Abbiam paura di stare insieme

Abbiam paura di restare soli

Forse tu lo sai, tu


Forse tu sai dove si va

Qual è la strada, qual è la stella

Forse tu sai come si fa

A prendere il volo

E la felicità

Mentre passa e se ne va

Quando passa non si sa


Mi manca una parola

O mi rimane in gola

Forse ho ancora il cuore troppo vicino alla mente

Per potermi salvare

La mia polizia mentale

Fa ancora uso di lacrimogeni

Anche tu lo sai


Che sono un po' lento e ci arrivo in ritardo

Adesso stò zitto perché è un'ora che parlo

Ma come sto bene solamente con te

E questa notte non capisco perché

Abbiam paura di stare insieme

Abbiam paura di restare soli

Forse tu lo sai, tu


Forse tu sai dove si va

Qual è la strada, qual è la stella

Forse tu sai come si fa

A prendere il volo

E la felicità

Mentre passa e se ne va

Quando passa non si sa


A muso duro - Pierangelo Bertoli


E adesso che farò non so che dire

Ho freddo come quando stavo solo

Ho sempre scritto i versi con la penna

Non ho ordini precisi di lavoro

Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani

E quelli che rubavano un salario

I falsi che si fanno una carriera

Con certe prestazioni fuori orario


Canterò le mie canzoni per la strada

Ed affronterò la vita a muso duro

Un guerriero senza patria e senza spada

Con un piede nel passato

E lo sguardo dritto e aperto nel futuro


Ho speso quattro secoli di vita

E fatto mille viaggi nei deserti

Perché volevo dire ciò che penso

Volevo andare avanti ad occhi aperti

Adesso dovrei fare le canzoni

Con i dosaggi esatti degli esperti

Magari poi vestirmi come un fesso

Per fare il deficiente nei concerti


Canterò le mie canzoni per la strada

Ed affronterò la vita a muso duro

Un guerriero senza patria e senza spada

Con un piede nel passato

E lo sguardo dritto e aperto nel futuro


Non so se sono stato mai un poeta

E non mi importa niente di saperlo

Riempirò i bicchieri del mio vino

Non so com'è però vi invito a berlo

E le masturbazioni cerebrali

Le lascio a chi è maturo al punto giusto

Le mie canzoni voglio raccontarle

A chi sa masturbarsi per il gusto


Canterò le mie canzoni per la strada

Ed affronterò la vita a muso duro

Un guerriero senza patria e senza spada

Con un piede nel passato

E lo sguardo dritto e aperto nel futuro

E non so se avrò gli amici a farmi il coro

O se avrò soltanto volti sconosciuti

Canterò le mie canzoni a tutti loro

E alla fine della strada

Potrò dire che i miei giorni li ho vissuti


Drìo 'na carezà (Creuza de ma', F. De Andrè - Trad. Alberto Cagnin)


Face da ombre, face da sgarbee

Da dove che vegnì, dove xe che ‘ndè

Da un posto dove a luna se mostra nuda

A note ne punta un corteo aea goea

E Dio xe deventà paron del ponaro

El diavoeo in cieo el se ga fato gnaro

‘ndemo via dai campi pa tirase su

‘ndemo da Claudio no se alsemo più

e anda e-e anda e-e-e anda yo (x2)


Vedaremo là chi che ghe sarà

Da Claudio tanto no xe mai sarà

Gente da San Piero face da bordeo

Quei che del branzin i preferisse el peo

Toxe de fameja, che e sà de bon

Che te poi vardarle sensa el goldon

e anda e-e anda e-e-e anda yo (x2)


E a ‘ste panse vode cossa el ghe darà

Robe da bevare robe da magnare

Canoce e bevarasse col prosechin

‘na fritura mista col steso vin

peoci e capesante pena pescae

scampi buziari e orae soto sae


e anda e-e anda e-e-e anda yo (x2)


E ultime batute ‘e fazemo fora

Sensa mostrarse qualcuno varda l’ora

E a luce che riva ae nostre spae

A xe sorea dea vita e dee nostre bae

Parona dea corda che ne ga igà

E che ne riporta casa drio ‘na carezà.


e anda e-e anda e-e-e anda yo (ad lib.)


El Passante - Alberto Cagnin


Se te 'ndavi a Tessera o a Sandonà

a tangensiae gera sempre intasà

ma pa ste feste sarà pronto el Passante

Basta trafico incidenti basta coe

Questi sarà i fati, no paroe

Pa ste feste sarà pronto el Passante


El parte a Roncoduro, Vetrego, Scaltenigo

Da Salsan te rivi Robegàn

Te vedi Marteago, Scorsè, Pregansiol

Te poi 'ndar fora a Quarto d'Altin, ZeroBranco, Mojan, Casae sul Sil


Basta trafico incidenti basta coe

Soeo ponti e trincee e gaerie

Pa ste feste sarà pronto el Passante


SOLI 


El parte a Roncoduro, Vetrego, Scaltenigo

Da Salsan te rivi Robegàn

Te vedi Marteago, Scorsè, Pregansiol

Te poi 'ndar fora a Quarto d'Altin, ZeroBranco Mojan, Casae sul Sil


El problema de l'inquinamento xe superà (forse però)

Dal baipass che salva el cuore dea nostra città

Pa ste feste sarà pronto el Passante




HANNO SUONATO PER VOI:

Pierpaolo Babetto, tastiere e voce

Alberto Cagnin, chitarra, armonica e voce

Stefano Doardo, chitarra e voce

Roberto Melan, cajon, percussioni e voce

Lorenzo Perin, voce

Alessandra Cagnin, voce che si insinua pericolosamente nei sottili equilibri della band


GRAZIE A PIANIGA INSIEME E

GRAZIE AL CENTRO PARROCCHIALE DI CAZZAGO DI PIANIGA

GRAZIE A TUTTE E TUTTI!!


 
 
 

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