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Dialogo a distanza tra una studentessa in crisi e un docente in cerca di risposte.

Immagine del redattore: Alberto CagninAlberto Cagnin

Aggiornamento: 11 lug 2024

I dubbi di una studentessa sulle fatiche scolastiche all'epoca della didattica digitale.


S.: Non sono più sicura che questa sia la scuola adatta a me, inoltre è da un mese a questa parte che non riesco neanche più a concentrarmi sulle materie da studiare, ci provo per ore ma arrivo a fine giornata senza essere riuscita a studiare neanche una pagina; onestamente non so se oltre alla scuola ci siano altri problemi, probabilmente sì ma ancora non sono riuscita a capire quali.


D.: Sicuramente la didattica a distanza mette tutti alla prova.

Il tuo biennio mi sembrava fosse andato bene. Penso che per te sia difficile trovare concentrazione e motivazioni. Non credo di sbagliare se dico che tu non studiavi tanto a casa nemmeno prima, ma solo perché stando attenta a scuola non avevi tanto bisogno di ritornare a ripassare, ecc

Potrebbe essere che ti manchi quella fase di apprendimento che realizzavi durante la mattinata a scuola. Stai facendo fatica anche per questo. La didattica online ha parametri diversi di concentrazione ed è subdola, in quanto può serpeggiare spesso in noi quel senso di inutilità, di demotivazione che ci avvinghia fino a farci sentire a disagio in tutto quello che facciamo.

Confermi?


S.: sì prof, era andato bene il biennio


D.: Bene, non sono del tutto smemorato... Guarda che non voglio convincerti, voglio solo presentare sul tavolo tutte le possibili prospettive, la chiave di lettura di questa crisi

Non vorrei che cambiando scuola ti si ripresentassero le stesse problematiche.


S.: è vero, neanche prima studiavo molto a casa, più che altro stavo più attenta alle materie che non mi piacevano e che quindi impiegavo più tempo a memorizzare

quest'anno è stato un grande insieme di cose che mi hanno scombussolata e non metto in dubbio il fatto che questa didattica renda tutto più difficile e stressante, per quanto la gente pensi che "tanto state a casa"


D.: Lascia perdere la gente. Chi vive la scuola in modo serio sa che questa modalità didattica affatica e rende tutto ancora più difficile. Forse - altro elemento su cui riflettere - avrai bisogno di qualche novità, di qualche sorpresa, di qualche gratificazione che non sia solo il “bel voto” (che tu sei abituata a portare a casa!). Penso ad esempio a qualche lavoro di gruppo con il quale metterti più in gioco, anche per uscire dalla tua comfort-zone. Forse la crisi è dovuta anche a questa tua probabile paura di sentirti costretta a uscire in qualche modo dalla tua sfera privata, dove ti senti sicura e tranquilla. Però se fosse così, io ti direi che crescere, cioè diventare adulti, significa accettare. Accettare di fare fatica, ma anche accettare di scoprire nuovi orizzonti personali, poi professionali, che completano e rafforzano il tuo profilo di persona. Lo dico anche per me, sai, non si finisce mai di crescere e capire. In estrema sintesi, la vita è imparare ad accettare.


S.: ha ragione prof, sto molto nella mia sfera privata e questo va bene fino ad un certo punto.

spero di riuscire ad uscire da questa crisi in fretta, così da riprendere in mano la mia vita, capire cosa voglio davvero fare, iniziare ad affrontare le cose a testa alta e come ha detto lei, iniziare ad accettare certi aspetti che prima magari non riuscivo ad accettare.


D.: Sei una ragazza intelligente e sensibile, non spaventarti mai delle cose che ti si parano davanti, hai numeri importanti dalla tua parte, e io so che il mondo ha bisogno di te e ti aspetta!


S.: la ringrazio prof per le parole ed il tempo che ha utilizzato per parlare con me, le sue parole mi hanno sicuramente aiutata!


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