top of page

Il Premio Nobel a Bob Dylan? Something is happening here!

Alberto

Aggiornamento: 29 feb 2020


Avevo 26 anni tondi tondi, quando il Prof. Mario Melchionda mi propose di preparare la mia tesi di laurea su Bob Dylan. All'epoca, di Dylan conoscevo forse cinque canzoni, e supponente pensai che me la sarei cavata in fretta...non immaginavo che all'epoca ne avesse già scritto quasi cinquecento. Non c'era internet; non c'erano, almeno per me, dati significativi; e c'era il prof. Melchionda che inesorabilmente cassava i miei poco incisivi incipit. Sono andato a cercare libri a Roma, a Napoli, ho fatto il militare a Salerno, ho telefonato alle case discografiche, ho viaggiato notti senza mai dormire e sono tornato a casa pur non riconoscendone più le stanze.

Bob Dylan. Oggi posso dire che mi ha insegnato a guardare il baratro... l'abisso ti fa dare di vomito, se lo guardi aspettandoti qualcosa. Come la punta di una freccia scagliata da un destino baro, i suoi testi hanno trafitto le mie fittizie sicurezze, mi hanno chiesto di essere sincero, puro, libero, devoto e abbandonato. Oggi, giovedì 13 ottobre 2016, dopo una visita di controllo dal dentista e dopo aver saputo a chi era stato assegnato il premio Nobel per la Letteratura, sono andato a cercare il Prof. Melchionda; venticinque anni fa mi capitava di accompagnarlo a casa per discutere all'ombra della Specola la tesi su questo modern poet. Sentivo che l'avrei incontrato. Non ho suonato al suo campanello, l'ho aspettato, sentivo che sarebbe uscito. E così è stato. "Professore! Grazie! La accompagno io!" Durante il tragitto, il prof. Melchionda ha parlato di strane combinazioni, di Dario Fo, di trovatori, di traduzioni, di Ginsberg, Master e Whitman, da cui tutto è iniziato. Il prof. Mario Melchionda ha apprezzato il fatto che io traduco e poi ogni tanto canto le canzoni di Bob Dylan. Ci siamo fatti un selfie, risultato peraltro un po' mosso.

Un po' come il prof. Melchionda, Bob Dylan ti guarda in modo sincero, stralunato, concreto, formativo. Ti racconta la vita con toni amari e disincantati, la sua voce ti distrugge e ricostruisce. Ti suggerisce di fidarti di te stesso e ti impone di non guardare da un'altra parte. Grazie, prof.! Congratulations, Mr. Dylan!

Il prof. Mario Melchionda


286 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page