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Bob Dylan's traduzioni

Immagine del redattore: Alberto CagninAlberto Cagnin

Aggiornamento: 17 mag 2024

BOB DYLAN

CANZONI TRADOTTE

IN ITALIANO E VERNACOLO RIVIERASCO

... e grazie ai BrentaBlues per essere sempre con me!


Dignità

Un gorilla che cerca nella lama di un pugnale,

un vecchio che cerca nel suo ultimo boccale,

un uomo che cerca sulla riva di un canale

cerca dignità

Un vecchio saggio che cerca in mezzo al prato

un ragazzo che cerca tra le pieghe del suo passato

un poveretto che cerca di passare inosservato

cerca dignità

C’è stato un omicidio l’ultimo giorno dell’anno

la dignità è stata la prima a scappare tutti quanti lo sanno

ho girato le province, città e periferie –

se non hai le tue risposte non sentire le mie

Ho cercato dovunque per trovare la chiave

dovevo cercare ma non sapevo dove

nemmeno la polizia ha mai avuto le prove

Dove sei dignità

_____

Un cieco uscito dal buio della sua stanza

fruga le sue tasche e trova un pò di speranza

sogna di incontrare almeno in una circostanza

un pò di dignità

sabato scorso al matrimonio di Renè

lei mi ha detto non voglio che nessuno parli con te

ha detto che sarà uccisa se mi dirà chi è

che ruba dignità

ho abitato vicino agli avvoltoi

avrei potuto volare con loro ma sono fatti miei

ho ascoltato gli angeli e la lingua dei pigmei

che c’è di più strano non saprei

il vento sferza come un rasoio

case abbandonate, mutuo mattatoio

starò alla finestra, chiederò al notaio

Hai visto dignità?

_______

un uomo in preda alle allucinazioni

in una stanza affollata piena di specchi e bottoni

si guarda indietro non ricorda canzoni

sulla dignità

e il principe filippo dopo che avrò suonato

mi darà informazioni in cambio dell’anonimato

voleva dei soldi per dirmi chi ha abusato

della dignità

impronte si inseguono sulla sabbia d’argento

passi che corrono sulla terra del vento

sono i figli del buio i figli della luce

ai confini della disperazione

non ho posti da nascondermi,

non ho il giaccone,

scendo il torrente su questo bizzarro barcone

cercando di prendere qualche informazione

sulla dignità

_______

un malato cerca da solo la cura

guarda le sue mani e si ricorda com’era

ogni capolavoro della letteratura

sulla dignità

Un inglese stranito a volto coperto

ha i capelli all’indietro e un futuro incerto

prepara i colpi con fare esperto

contro la dignità

mi mostri una foto e mi fai ridacchiare

la dignità non la puoi fotografare

stasera ho visto la valle dei sogni infranti

li abbiamo portati lì tutti quanti


TIMAVO

Ogni giorno che passa è un pezzo di strada

E hai le ore contate comunque vada;

sembra un tempo immobile quello nel quale mi affanno

nella mia scatola di vetro ho passato un altro anno

Questo posto è una giungla con tanti giochi da provare

Io vivo intrappolato ma tento ancora di scappare

sono cresciuto nei campi e lavoro in città

annaspando in un mare di guai da quando mi sono fermato qua

Non ho niente da darti, del resto non ho niente per me

Niente per cui schierarsi, forse capisci il perché

Il cielo è infuocato e il dolore scende giù

Non mi vendere niente non provarci almeno tu

La mia forza di espressione e la mia fantasia

Non ti rendono giustizia non c’è ragione non c’è poesia

Una cosa soltanto è quella che ho sbagliato

Tuffarmi nel Timavo e non averlo attraversato

STRUM

Il demonio è per la strada il mulo è nella mangiatoia

Puoi dire quello che vuoi che tutto il resto è noia

Stavo pensando alle parole che Rosa aveva detto

e vagheggiavo di dormire qualche volta nel suo letto

cammino tra le foglie cadute dal querceto

mi sento uno straniero che nessuno ha conosciuto

quante sono le case che non abbiamo costruito

lo so che ti dispiace e anch’io sono pentito

La gente a volte ti offre la mano altre volte no

Ieri sera ti capivo ma stasera non lo so

Dammi qualcosa di forte per distrarre la mia mente

Ti guarderò finchè i miei occhi ti vedranno veramente

Sono arrivato qua con la freccia del sud

Attraversando le montagne che amavi tanto tu

Una cosa soltanto è quella che ho sbagliato

Tuffarmi nel Timavo e non averlo attraversato

STRUM

La mia nave ormai è a pezzi e sta affondando veloce

Sono sepolto nel veleno e il mio futuro è una croce

Ma il mio cuore non è stanco, è libero e leggero

Ho solo affetto per chi naviga con me sopra questo mare scuro

Tutti sono in movimento se non sono già arrivati

Tutti per forza in movimento per non essere arrestati

stai con me amore stai con me comunque

Adesso che le cose iniziano ad arrivare al dunque

Ho i vestiti bagnati mi stringono la pelle

Stretti come gli angoli delle mie diverse celle

La fortuna prima o poi mi farà una cortesia

Allora dammi la mano dimmi che sei ancora mia

Il vuoto è infinito, freddo come l’argilla

Ma un fuoco non lo spegni se lasci accesa la scintilla

Una cosa soltanto è quella che ho sbagliato

Tuffarmi nel Timavo e non averlo attraversato

Shelter from the Storm

E' successo in un'altra vita di sangue e di sudore

la strada era piena di fango e il nero era un colore

Stavo tornando dal deserto, una visita imprevista

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Se ripasso da queste parti, tu puoi starne sicura

per lei farò il massimo, ti do la mia parola

in un mondo di acciaio e morte, guerra nel cuore e nella testa

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Niente fu detto tra noi due, nessuno voleva rischiare

Ogni cosa fino a quel punto l’avrei potuta abbandonare

Ma prova a immaginare un posto dove si può fare sempre festa

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Bruciato, esaurito, ero sepolto nella paglia

Boleto velenoso, pendolare che deraglia

cacciato come un coccodrillo, scaraventato dalla finestra

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Di colpo mi sono girato, lei stava in piedi là fuori

bracciali di argento al polso e tra i capelli mille fiori

Lei venne da me e con grazia mi tolse le spine dalla testa

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

C'è un muro adesso tra di noi, qualcosa si è strappato

ho visto segni cancellati, ho dato troppo per scontato

non ricordo più nemmeno chi mi ha fatto da apripista

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Il deputato fa il fachiro, e il predicatore è lassù in cima

ma niente davvero conta, è il destino che arriva prima

il funebre impresario suona il corno dalla foresta

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Bambini appena nati tristi e tenere colombe

vecchi aspettano l'amore vicino alle loro tombe

capisco la tua domanda, ma non c’è speranza manifesta

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

In un villaggio di collina, si son giocati i miei stivali

Ho contrattato la salvezza, ho ricevuto dosi letali

Ho offerto la mia innocenza, ma per loro era indigesta

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"

Vivo in una terra straniera ma prima o poi ritornerò

La bellezza sta sul filo, un giorno la guadagnerò

Se potessi tornare all’Eden al tempo della sua conquista

"Entra," lei mi ha detto, "che ti riparo dalla tempesta"


GIOVANE RESTANDO

Traduzione di Tito Schipa jr., adattamento metrico di Alberto Cagnin

DIO TI TOCCHI E ISPIRI SEMPRE

E SI AVVERINO I SOGNI TUOI

POSSA TU AIUTARE GLI ALTRI

E CHE GLI ALTRI TI AIUTINO QUANDO VUOI

CHE SULLA SCALA PER LE STELLE

OGNI GRADINO TU VADA SALENDO

SEMPRE GIOVANE, GIOVANE, GIOVANE, GIOVANE RESTANDO

GIOVANE RESTANDO, GIOVANE RESTANDO

SEMPRE GIOVANE GIOVANE GIOVANE GIOVANE RESTANDO

CHE TU CRESCA NELLA GIUSTIZIA

CHE TU CRESCA NELLA VERITA’

CHE TU SEMPRE CONOSCA IL VERO

BELLEZZA TI CIRCONDERA’

CHE TU ABBIA SEMPRE CORAGGIO

FORTE ED ERETTA RIMANENDO

SEMPRE GIOVANE, GIOVANE, GIOVANE, GIOVANE RESTANDO

GIOVANE RESTANDO, GIOVANE RESTANDO

SEMPRE GIOVANE GIOVANE GIOVANE GIOVANE RESTANDO

CHE LA TUA MANO OPERI SEMPRE

CHE I TUOI PIEDI SIANO VELOCI

CHE TU ABBIA RADICI FORTI

IN MEZZO AL VENTO DEGLI INCROCI

CHE NEL CUORE TU ABBIA SEMPRE GIOIA

LA TUA CANZONE SEMPRE CANTANDO

SEMPRE GIOVANE, GIOVANE, GIOVANE, GIOVANE RESTANDO

GIOVANE RESTANDO, GIOVANE RESTANDO

SEMPRE GIOVANE GIOVANE GIOVANE GIOVANE RESTANDO


IN QUALUNQUE CITTA’

rime e musica di Bob Dylan

La notte è scura, ho un po’ di paura

di essere ancora inseguito

la ruota è bucata la rotta sbagliata

un minuto e sarà tutto finito

da una nuvola nera salirà una preghiera

io vorrei arrivare fin là

viviamo moriamo il perché non sappiamo

e sarò con te in qualunque città

Mangiamo beviamo sentiamo e pensiamo

nel cemento di questo giardino

io rido io piango perplesso rimango

se non vuoi più venirmi vicino

un’altra tempesta rovina la festa

la corona di spine è realtà

cuore a cuore l’ombra allunga le ore

e sarò con te in qualunque città

Ma ora la luna dà luce e fortuna

da qui sembra saggia e lontana

la vita impariamo e poi perdoniamo

siamo turisti in metropolitana

più deboli di un fiore sono preziose le ore

che ci hanno portato fin qua

ti prendo le mani ti prego rimani

e sarò con te in qualunque città

Ho perso l’orgoglio e il mio portafoglio

annaspo in tortuosa corrente

il rumore è veleno la gioia un po’ meno

e tutto è così indifferente

per avere la terra si scatena una guerra

ma chi uccide mai vincerà

il tappeto d’ingresso dice entra lo stesso

e sarò con te in qualunque città.


SI STA FACENDO BUIO

Una musica lontana che mi prende all’improvviso

Canta un popolo sconfitto io mi fermo un pò indeciso

Non riesco a camminare sento che vorrei andare via

Catturato, ormai rapito da una strana melodia

Non riesco a camminare vorrei già aver preso il volo

Se ti fermi anche un momento ti ritrovi tutto solo

E’ una sera di febbraio provo un freddo impertinente

Ma mi sto scaldando adesso in mezzo a tutta questa gente

C’è un bambino con la nonna una coppia con il cane

Uno è perso dentro al vino un altro mendica il suo pane

E se la vita fosse stata un pò più amara anche con me?

Quando sta facendo buio non si cercano i perchè

Sto dimenticando il tempo e m’importa sempre meno

Di tornare a casa adesso, prenderò un altro treno

E poi in fondo, se ci penso, anche questa è casa mia

Sento di essere intonato a questa buffa compagnia

Siamo tutti interessanti dall’equatore fino al polo

Si sta facendo buio e mi sento meno solo

E tu che hai rotto il ritmo di una musica leggera

Mi hai mostrato le ferite mormorando una preghiera

Sei arrivata all’improvviso non hai detto quasi niente

Tu nascondi in fondo al cuore una storia lacerante

Così quando sei partita non ho detto una parola

Si sta facendo buio e tu non sarai più sola


CERCHIO ETERNO

Lenta cantavo una canzone

mentre lei era nell'ombra

Ne uscì

proprio mentre le mie corde d’argento vibravano

Lei guidava con gli occhi

la melodia da suonare

Ma la canzone era lunga

e avevo appena iniziato

Danzai un cerchio con gli occhi

attorno al suo chiaro profilo

Il suo capo a tempo oscillava

e mi guidava ancora

mentre la melodia si dipanava

Respirò profonda l'eco

Ma la canzone era lunga

la fine era lontana

Quando alla fine tutto finisce

Metto giù la chitarra

e cerco la ragazza

rimasta a lungo vicino a me

Ma la sua ombra non c'è

per quanto io cerchi

Così prendo in mano la chitarra

e comincio un'altra canzone.


Ti farò sentire il mio amore

Quando la pioggia ti accarezza la faccia

E tutto il mondo ti sta dando la caccia

Ti difenderò e spero che ti piaccia

Ti farò sentire il mio amore

Se nella luce della sera le stelle

Arrivano a sfiorare le tue ciglia belle

Ti accarezzerei per sempre la pelle

Ti farò sentire il mio amore

So che non hai deciso ancora

Ma non ti farei mai del male

Ti ho visto e tutto è così chiaro da allora

Non c'è più niente di banale

Potrei aver fame, essere triste e blu

Potrei emigrare e non vederti mai più

Affondare al largo e non tornare più su

Per farti sentire il mio amore

Le tempeste sono sopra al mare

I miei rimpianti sul pavè

Tu ascolta sempre venti nuovi soffiare

Non hai mai visto uno come me

Potrei farti felice e i tuoi sogni capire

Non c'è niente al mondo che io non potrei fare

Dentro ai confini del tuo cuore abitare

Per farti sentire il mio amore


CANZONE DEGLI OPERAI # 2 (WORKINGMAN’S BLUES # 2)

SI E’ ALZATA LA NEBBIA SOPRA LA CITTA’

C’E’ UNA STELLA SULLA COLLINA

IL PROLETARIATO SEMPRE MENO AVRA’

IL DENARO VALE MENO DI PRIMA

E’ SOLO UN RICORDO IL POSTO CHE AMI DI PIU’

ORA CAMMINI LUNGO UN NUOVO SENTIERO

LO STIPENDIO VA SEMPRE PIU’ GIU’

SARAI COMPETITIVO DAVVERO?

HO PORTATO IN SOFFITTA LE MIE ARMI CRUDELI

VIENI QUI VICINO A ME

SEI PIU’ PREZIOSA DI ME STESSO, NON CREDI

NON RIESCI A VEDERLO DA TE?

STO ASCOLTANDO IL RUMORE LONTANO DEL TRENO

CON GLI OCCHI CHIUSI GIRO PER CASA MIA

CERCO DI TENERE LA FAME A FRENO

E SPERO CHE POI VADA VIA

CI VEDIAMO GIU’ A VALLE, TU NON FARE TARDI

SCARPE E STIVALI MI PORTERAI

TI PUOI ARRENDERE O LOTTARE CONTRO I BASTARDI

CANTANDO ANCORA QUALCHE CANZONE DEGLI OPERAI


VADO CONTRO CORRENTE, PRONTO PER PESCARE

SCOSSO DALLE ONDE E DAL VENTO

SUL MURO IN ALTO LI VORREI INCOLLARE

O VENDERLI A CHI NON E’ CONTENTO

LA MIA ANIMA SI NUTRE DI PENSIERI

E CI DORMO SOPRA TUTTO IL GIORNO

A VOLTE NESSUNO VUOLE IL PANE DI IERI

A VOLTE SEI TU CHE NON APRI IL FORNO

CHE ADESSO E’ CIRCONDATO DAI NEMICI

SONO TUTTI UN PO’ SORDI E IMPACCIATI

NON C’E’ UOMO O DONNA, NESSUNO TI DICE

CHE E’ ANCHE IL DOLORE A VOLERCI ABBRACCIATI

E’ BUIO E IO SENTO IL RICHIAMO DEL GUFO

CONOSCO IL RESPIRO DI CHI AMA

DORMO IN CUCINA QUANDO SONO STUFO

IL SONNO E’ UNA MORTE RUFFIANA

CI VEDIAMO GIU’ A VALLE, TU NON FARE TARDI

SCARPE E STIVALI MI PORTERAI

TI PUOI ARRENDERE O LOTTARE CONTRO I BASTARDI

CANTANDO ANCORA QUALCHE CANZONE DEGLI OPERAI


MI HANNO BRUCIATO IL GRANAIO, RUBATO IL CAVALLO

NON RIESCO A RISPARMIARE UNA MAZZA

DEVO STARE ATTENTO, NON VOGLIO FARE IL POLLO

RISTAMPANDO LA SOLITA BOZZA

IO LO VEDO DA ME CHE IL SOLE E’ AL TRAMONTO

VORREI ANCORA GUARDARLO CON TE

MA DIMMI, MI SBAGLIO O MI STAI DICENDO

CHE TU NON VUOI PIU’ STARE CON ME?

SI PREOCCUPA, SI AFFRETTA, METTE AGITAZIONE

CONFONDE LA NOTTE ED IL GIORNO

DIMENTICHERO’ QUESTA CANZONE

MA MAI LE TUE MANI E IL TUO SGUARDO

MI SONO AGGRAPPATO AL RICORDO DI TE

FERITO DALLE TUE PAROLE

DOVRO’ COMUNQUE PENSARE ANCHE A ME

E’ TUTTO VERO, COM’E’ VERO IL SOLE

CI VEDIAMO GIU’ A VALLE, TU NON FARE TARDI

SCARPE E STIVALI MI PORTERAI

TI PUOI ARRENDERE O LOTTARE CONTRO I BASTARDI

CANTANDO ANCORA QUALCHE CANZONE DEGLI OPERAI


E’ IN TE, AMICA MIA, CHE NON TROVO DIFETTO

GUARDAMI NEGLI OCCHI PER FAVORE

NESSUNO HA MAI DETTO

CHE POSSIAMO EVITARE IL DOLORE

NELLA PACE DEL CAMPOSANTO

NELLA FOSSA CI CALERANNO

DIMENTICHERANNO IL TUO CANTO

E’ PROPRIO COSI’, PROPRIO COSI’ FARANNO

NON C’ENTRA LA SFORTUNA, SONO TRISTE E BLU

MA CI SARA’ UNA CIRCOSTANZA

SONO SOLO E VORREI CHE TU

MI POTESSI INSEGNARE UNA DANZA

HO UN VESTITO NUOVO E UNA MOGLIE NUOVA

VIVO DI RISO E FAGIOLI

C’E’ CHI NON HA LAVORATO UNA GIORNATA SOLA

E SE NE FOTTE DEI LAVORATORI

CI VEDIAMO GIU’ A VALLE, TU NON FARE TARDI

SCARPE E STIVALI MI PORTERAI

TI PUOI ARRENDERE O LOTTARE CONTRO I BASTARDI

CANTANDO ANCORA QUALCHE CANZONE DEGLI OPERAI


JOLENE (MARTINA)

Stai scendendo per il viale, cammini nel sole

Fai risorgere i defunti, c’è un uomo che non ti vuole?

Martina, Martina, baby, io sono il re e tu sei la regina

Beh, la strada è lunga, non finisce mai

Non è un sabato qualunque, so che ritornerai

Supero il confine, dormo sotto casa tua

Forse non lo sai, ma un giorno sarai mia

Martina, Martina, baby, io sono il re e tu sei la regina

Tengo le mani in tasca, mi muovo lentamente

La gente crede di sapere, ma non ha capito niente

Sei qualcosa di stupendo, sto giocando la mia partita

Non dirmi che l’ho persa finchè non sarà finita

Martina, Martina, baby, io sono il re e tu sei la regina

Beh, la strada è troppo dura, ne ho abbastanza

Tu non mi puoi cercare, sto nascosto in una stanza

Quegli occhi grandi e neri, hanno acceso la scintilla

Quando tu mi baci, la vità è proprio bella

Martina, Martina, baby, io sono il re e tu sei la regina

‘DESSO MORSEGO ANCA MI

Rainy day women #12&35

I te magna co te provi a essar bon

I te magna e no te rivi al paneton

I te magna e te credi che i ghea moea

I te magna anca e fregoe soea toea

Ma no vorìa che te magnassi soeo tì

Sta tento ‘desso morsego anca mì

I te magna fin dal giorno che te nassi

I te magna se no te te fe i to cassi

I te magna e i te dize de star sito

I te magna fin che no te righi drito

Ma no vorìa che te magnassi soeo tì

Sta tento ‘desso morsego anca mì

I te magna se te te alsi daea panchina

I te magna e i fa cressare a benzina

I te magna se te scampa anca un stranuo

I te magna e ghe xe tuto dovuo

Ma no vorìa che te magnassi soeo tì

Sta tento ‘desso morsego anca mì

I te magna se te soni a to chitara

I te magna e pì che i studia manco i impara

I te magna se te provi a fare schei

I te magna e i te dize “tuto ochei!”

Ma no vorìa che te magnassi soeo tì

Sta tento ‘desso morsego anca mì

I te magna se te ve controcorente

I te magna se te scolti el presidente

I te magna e i te conta tante bae

I te magna coe veine profumae

Ma no vorìa che te magnassi soeo tì

Sta tento ‘desso morsego anca mì

I te magna se par caso te te mai

I te magna chè i voe esar rimborsai

I te magna in fondo ti te si un statae

I te magna e no ghe ze gnente de mae

Ma no vorìa che te magnassi soeo tì

Sta tento ‘desso morsego anca mì

… … …


MOONLIGHT - CIARO DE LUNA

No ghe xe più meze stagion

e mi so tuto in agitassion

Che stasera vorìa cantarte un storneo

Viento qua co’ mi che a luna ne ilumina el cieo

Xè pasà el giorno ‘a notte xè scura

papavero rosso e prugna maùra

a tera el cieo se fonde coa carne e el peo

Viento qua co’ mi che a luna ne ilumina el cieo

L’aria xe freda e greve

pa novembre i ga ciamà neve

intanto e oche voea a sud e e fa bordeo

Viento qua co’ mi che a luna ne ilumina el cieo

Predico pace e armonia

benedission de ‘a vita tranquia

ma so ben co xe ora de colpire

te porto in riva al fiume, bea

restare qua xe na capea

so mi queo che te piaze sentirte dire

Chee nuvoe che se ga gonfià

E foje che ormai xe cascà

E i rami che i fa ombra sol me casteo

Viento qua co’ mi go a luna che me ilumina el cieo

E carezà co sti pineti

Sensa mussati e potaceti

i fiori bianchi e rosa, sto ventezeo

Viento qua co’ mi go a luna che ne ilumina el cieo

El mus-cio el so sapore

a morbidessa de sto fiore

me fa pianzare el parchè gnanca eo so

Dotore in legge, re de quadri

no se poe robare in casa de ladri

par chi sona a campana, stea, a sona pa noaltri do

E pulsasion me fa vibrare a man

Go do coine dove cresse el pan

Un campo zaeo co ‘na quercia e un bel cavaeo

Viento qua co’ mi go a luna che ne ilumina el cieo


SE TE ME VOI

(When the deal goes down)

’A notte xe scura, go un fià de paura

De essare ancora inseguio

Se gà squarcià el veo me rimbomba el sarvèo

E no, no se torna più indrìo

Pa’ sta nuvola nera pregarò anca stasera

Do secondi e doman xe za quà

Vivemo morimo el parchè no o savemo

se te me voi mi sarò sempre qua

Magnemo bevevo provemo e pensemo

Amissi drìo na carezà

Mi pianzo mi rido de parlar no me fido

De robe che me so inventà

Se ‘naltra tempesta rovina a me festa

Go zà a corona de spine indossà

cuore a cuore ombre che slonga e ore

se te me voi mi sarò sempre qua

De notte a luna fa ciaro e fortuna

che mi ne distinguo el coeore

A vita imparemo e dopo perdonemo

Soa strada asfaltà de dolore

Più deboi de un fiore, xe preziose ‘ste ore

Ne tien stretti forse igà

te ghe un viso beo come vedare el cieo

se te me voi mi sarò sempre qua

Rancuro el destin meo meto in taschin

cammino in mezo aea corente

scolto i rumori confondo i amori

so sempre un po’ dipendente

pal dominio dea tera, i buta bombe, i va in guera

ma chi copa mai vinsarà

el me cuore xe tuo o go sempre savuo

se te me voi mi sarò sempre qua


XE FINIA L’ISTA’ (SUMMER DAYS)

THE ULTIMATE VERNACULAR SUMMER ROCK’N’ROLL

FINALMENTE XE FINIA L’ISTA’

FINALMENTE XE FINIA L’ISTA’

TI TE SI ‘NDA VIA E MI SO ONCORA QUA

GO NA CASA IN COINA E ‘NALTRA IN RIVA AL MAR

GO NA CASA IN COINA GHE NE GO ‘NALTRA IN RIVA AL MAR

E NA MOROSA ROSSA RISSA A GO TROVA’ VISSIN NEGRAR

E ADESO ALSA EL BICIERE CANTEMO TUTI VIVA EL LEON

E ADESO ALSA EL BICIERE CANTEMO EVIVA EL LEON

E DOPO SALTA SORA A TOEA PAR FARE UN BRINDISI AL CAMPION

SO DRIO GUIDARE COA FERARI DRIO NA CAREZA

E TUTE E TOSE CHE ME DIXE “TI TE SI SONA’”

GO DIEZE FRANCHI DE MONA E SO PIEN DE MONEA

GO SCRITO DIEZE CANSON E ME IMPENO COA MOTOREA

EL CAIGO XE FISSO NO SE VEDE GNANCA EL LAMPION

EL CAIGO XE FISSO NO SE VEDE GNANCA A LUCE DEL LAMPION

MA SARA’ MEJO CHE ME TAJA I CAVEI E CHE ME CATA UN PARON

GHE XE E CAMPANE CHE SONA E EL CORO UN FIA’ STONA’

E CAMPANE SONA A FESTA EL CORO CANTA UN FIA’ STONA’

QUEO CHE DE GIORNO XE BRUTO DE NOTE POE CAMBIAR

TI TE ME VARDI NEI OCI E TE ME CIAPI NA MAN

TI TE ME VARDI NEI OCI E TE ME CIAPI ‘A MAN

MI TE VARDO ATENTAMENTE NO TE SI NA NOSTRA FAN

DA DOVE XE CHE TE VIEN? DOVE CHE TE VE’?

TE GHE MESSO MASSA SUCARO SOL ME CAFFE’

SO STA COA SCHINA AL SOE E SO TUTO BLOCA’

SPARAME AL CUORE NALTRA VOLTA O DAME ‘NALTRA MARTEA’

GO OTO CARBURATORI E, FIOI, I USO TUTI QUANTI

GO OTO CARBURATORI E, FIOI, I USO TUTI QUANTI

GO MASSA POCA BENZINA TRA UN FIA’ NO VAGO PI’ ‘VANTI

XE DRIO SBAJARE I ME CANI, GHE XE QUALCUNO IN GIARDIN

XE DRIO SBAJARE I ME CANI, GHE XE QUALCUNO IN GIARDIN

TI NO STA VERZARE A NESSUNO GNANCA SE SONA EL POSTIN

SE TE GHE CALCOSSA DA DIRE PARLA DESSO SE NO VA VIA

SE TE GHE CALCOSSA DA DIRE PARLA DESSO SE NO VA VIA

SE TE VOI INFORMASSION VA A DOMANDARGHEE AEA POISSIA

EL MINISTRO FA GIOGHIN A’A MATINA IN SPIAJA

NOL VOE FARSE CIAPARE PARCHE’ EL XE UN CANAJA

I POITICI XE BRAVI A IVEARE EL TO CONTO CORRENTE

MA SE I VEDESSE DAVERO COME VIVE TANTA GENTE...

SO IN MOECA FIN AEA VITA PRIMA O DOPO VEGNO SU

SO IN MOECA FIN AEA VITA PRIMA O DOPO VEGNO SU

SE NO RITROVO A TO CIAVE ME FARO’ UN PASPARTU’

GO DECISO MI PARTO APENA CHE FA CIARO DOMAN

GO DECISO MI PARTO APENA CHE FA CIARO DOMAN

SE TE VOI CHE SE VEDEMO PASSA UN GIORNO PA MOJAN

FINALMENTE XE FINIA L’ISTA’

FINALMENTE XE FINIA L’ISTA’

MI SI’ CHE SO PARTIO E TI NO, TE RESTI QUA.


IT'S, ALRIGHT, MAMA

(SO SOEO DRIO PIANZARE)

Xe squasi scuro a mezoiorno

Ombre de nero tuto intorno

Un corteasso sora al forno

No ghe xe più né note né giorno

Forse so finio dentro a un film porno:

i xe drìo imbrojarme!

Col deo puntà i me minaccia

I crìa, i bestema, i me spua in faccia

Dei omicidi no ghe xe traccia

Che i te promuova o che i te boccia

Ogni tanto i te rinfaccia

Che te si vivo

E tentassion fora dea porta

Te ghe ve drio ma sensa scorta

El pecato xe na cuerta curta

Te te lamenti ma cossa importa

Se te volti ea carta

Te scopri che no te si soeo

E ora dai, no aver paura

Se al mal de bàe no ghe xe cura

It's alright, mama, xe soeo un'orchite

Chi ga vinto e chi ga perso

Ga sempre torto chi riva terso

Qualcuno siga: "No ghe xe verso,

Bisogna negare chi no noa a dorso!"

E i altri dixe: "Dell'universo

No sta odiare gnente eccetto l'odio".

E deusion xe come pistoe

Fabricae da xente che no vede el soe

Che e spara a xero su tute e paroe

Che fa ben al cuore e ae scarsee

cussì nee nostre case, soe nostre toe

Che xe ben poco de sacro.

I preti parla de oscuri mai

I maestri i insegna e noi capisse, dai

Ea siensa funsiona soeo coi schei

El ben se ‘sconde dadrìo i cancei

Ma anca i presidenti più porsei

I sarà messi a nudo

E sicome regoe no ghe ne xe più

No sta fidarte de chi vien votà de più

It's alright, mama, forse ghea fasso.

A publicità te ga condissionà

A pensare che ti te si qua

A sfidare a duello a realtà

Par vinsare queo che no xe mai sta superà

Ma intanto a vita intorno a ti

xe xà 'nda 'vanti.

Te te perdi, te te ritrovi

E te capissi de colpo queo che te provi

Che te si da soeo e no te tea cavi

Epure te me ghe dito che te te sognavi

De rivare primo ma te te svejavi

Sensa medaja.

E no sta farme a soita domanda

No ghe xe risposta piccoea o granda

Che te sodisfa o che te infonda

Voja de stare sempre su 'n'altra sponda

Col ris-cio anca che se fraintenda

Ma ti no te si de nessuno!

E se a parona voe dettar legge

Mi no me smissio a sto grigio gregge

No go gnente, mama, che me fa ridare.

E quei che ubidisse all'autorità

Sensa averla mai rispettà

I dispressa tutto queo che i altri fa

Invidiando chi sceglie a libertà

El so destin xe xà segnà:

Fallimento in borsa!

E quei che grassie al partito

I se ga fato strada in tel privato

I xe Marionette de un fragie stato

Come chi sta fora dal giro viziato

I sa tuti ben che l'omertà xe un reato

Ma i continua a slecchinare

E queo che canta dentro al coro

A bocca verta, sensa decoro

Poe starghe in pansa tre pandoro

No ghe intaressa sentirse un baro

Ma el voe tirarte dentro in busa

Dove xà el se trova

Ma mi no vojo giudicare

Chi el so sepolcro o voe imbiancare

It's alright, mama, so soeo drìo pianzare


I CONTAIN MULTITUDES

CONTENGO MOLTITUDINI


Oggi, domani, e anche ieri

tutto svanisce, anche i tuoi fiori

ti marcherò stretta, vado a Bali e sai che

diventerò pazzo se non vieni con me

mi sistemo i capelli, combatto solitudini

io contengo moltitudini

Come il sig. Poe, ho un cuore parlante

Ho scheletri nel muro di un sacco di gente

Brinderò al vero e alle cose che diciamo

Brinderò all’uomo che ti ha detto “ti amo”

dipingo panorami, invento inquietudini

io contengo moltitudini


Ho una Cadillac rossa e un baffo nero

gli anelli al dito e ogni tanto un pensiero

dimmi che sta succedendo, che cosa succederà

Se metà della mia anima, te l’ho data già?

Sono un rudere che se la spassa a tutte le latitudini

io contengo moltitudini

Sono come Anna Frank,

come Indiana Jones

come quei ragazzacci dei Rolling Stones

raggiungo la fine o le estremità

Forse quando stai perdendo tutto

è allora che scopri la verità


Come William Blake, canto l’esperienza

Non c’èda scusarsi riesco a fare anche senza

Tutto scorre in avanti ma senza velocità

In questo viale della criminalità

consumo macchine veloci, e veloci cibi inutili

io contengo moltitudini

Rossi blu jeans da spacciatore di rose

per le fanciulle carine, per le regine e le pose

le regine e le pose e per tutti i flagelli

porto quattro pistole e due lunghi coltelli

sono un uomo contraddittorio, privo di consuetudini

Io contengo moltitudini

Vecchio lupo affamato,

voglio mostrarti il mio cuore

ma non il cuore intero,

solo la parte peggiore

ti venderò giùal fiume, ad un prezzo corretto

Che ti posso dire? La vita e la morte

dormono nel mio stesso letto

Si alzi, signora, mi fan male i ginocchi

per favore appoggi le labbra ai miei occhi

nella mia mano il percorso è segnato

E vedrà che l’amore non andrà perduto

suono Beethoven e di Chopin i preludi

io contengo moltitudini


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